Riaccendere la luce per abitare il nostro corpo

La Classe di Esercizi Bioenergetici è un lavoro in gruppo.

I video che trovate nel sito sono uno spunto per la pratica casalinga, nato in un momento storico in cui per necessità di emergenza sociale la pratica in gruppo è stata sospesa per diverso tempo, ma non rendono ciò che solo il lavoro energetico di un gruppo può costruire e supportare.

 

La Classe di Esercizi nasce per riaccendere la luce della consapevolezza e riabitare così il corpo, è un lavoro di promozione della salute ed è indipendente dalla psicoterapia.

 

Respiro, movimento e uso della voce sono i pilastri chiave dell’esperienza della Classe.

 

La pratica regolare della Classe Bioenergetica ha come effetto l’aumento della vitalità fisica ed emotiva, aumentando la capacità di tollerare eccitazione e piacere da parte del corpo.

 

L’obiettivo dell’esplorazione della classe è portare l’attenzione sulle sensazioni corporee per ampliare gradualmente la coscienza di noi stessi.

Riconoscere la nostra difficoltà ad ascoltare i segnali fisici, dei quali spesso non ci accorgiamo proprio finché non diventano troppo forti o, viceversa, l’eccessiva attenzione che regaliamo alle nostre sensazioni, che ci porta ad ingigantirle.

 

Nell’esplorare questo lavoro corporeo abbiamo cura di rimanere sempre rispettosi delle nostre sensazioni corporee, il senso del lavoro è conoscerle e usarle come guida per dirigere l’azione.

Poiché solitamente ci dividiamo in due tipologie di persona:

  • sarebbe prezioso se, coloro che tendono a non sentire i propri limiti e ad andare oltre, durante gli esercizi avessero cura di stare un passo indietro
  • sarebbe altresì auspicabile che, coloro i quali tendono a mollare subito quando sentono fatica o difficoltà, provassero a stare negli esercizi  anche per un breve momento in più.

 

 

Così facendo esploriamo nuove possibilità di movimento, senza forzare troppo la tensione.

Tutti i movimenti che facciamo rispondono alle due polarità di espansione e contrazione.
L’ampiezza dei nostri movimenti si è ridotta in seguito agli spunti educativi, ai traumi fisici e psichici subiti nel tempo, il lavoro sul respiro e quello sul radicamento ci sostengono nel tentativo di riappropriarci dei due estremi.

 

Ammorbiamo le rigidità attraverso esercizi che si soffermano dal basso verso l’alto sui principali blocchi, caricando i muscoli e scaricandoli, così da accompagnare l’avvio delle vibrazioni neurogene (attivazione del sistema parasimpatico).

 

Nel tempo ho fuso al lavoro bioenergetico della classe d’esercizi altre due discipline: nei dan e yoga del suono. La prima ha integrato il lavoro sulla struttura, rendendolo più preciso ed energicamente efficace, la seconda il lavoro sul suono, che ha creato un ponte d’attivazione per la vibrazione, particolarmente nella parte ventrale del corpo, laddove la bioenergetica classica era più carente.

 

Quando e dove

 

Bibliografia:

  • Lowen, A.; Lowen, L. Espansione e integrazione del corpo in bioenergetica,  Astrolabio-Ubaldini, Roma 1979
  • Lowen, A. Bioenergetica, Feltrinelli, Milano 1983-2004
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